lunedì 23 aprile 2018

Chi sono?

“Chi sono?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
“follia”.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
“malinconia”.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
nella tastiera dell’anima mia:
“nostalgia”.
Son dunque… che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.”

La lirica appare per la prima volta nei Poemi (1909)  e successivamente viene scelta dell’autore per aprire l’edizione definitiva delle Poesie (1930), divenendo una sorta di dichiarazione di poetica. In essa Palazzeschi, rompendo con la tradizione, affronta in modo leggero e scherzoso il tema dell’identità del poeta e afferma la propria vocazione al riso e al divertimento, fino a definirsi saltimbanco.  La poesia in realtà può anche essere letta come un’espressione dello smarrimento dell’artista, che dietro la maschera autoironica cela il disagio suscitato da un contesto sociale che non gli riconosce più alcuna qualità superiore. 

Nessun commento:

Posta un commento