giovedì 10 maggio 2018

L'ultimo carro

"Prima che l’alba sfarfalli,
dentro un suono di sonagliere
l’ultimo carro a cavalli
passa, al grido del carrettiere.
Terribilmente giocondo
è questo suon di sonagliere
squillante nel buio mondo
al grido aiuh! del carrettiere.
Sveglia chi deve svegliare,
il can del giardino di rose,
il gallo che sa cantare,
le lavandaie, belle spose.
Entrando nella farina
sveglia il pane, fin dentro il forno,
squillasse in campi di brina,
di pane riempirebbe il mondo.
Passando a una casa gialla
che l’uomo dice inabitata
turba un’occulta farfalla
dentro un solaio addormentata.
Va il suo cavallo mancino
con una zampa chiotta chiotta:
sovra il lastrico, argentino
il cavallo manritto schiocca.
L’ultimo carro a cavalli
passa al grido del carrettiere,
con strepitosi sonagli,
avanti l’alba, in strade nere."



In questa poesia, pubblicata nel 1932, Carlo Betocchi descrive il passaggio di un carro che poco prima dell'alba attraversa un paese addormentato, rompendo il silenzio che avvolge la natura con le grida del conducente e il tintinnio delle sonagliere dei cavalli.


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